E DIGESTIONE
È simile al tè e come il tè contiene caffeina, in
questo caso detta anche mateina, l'alcaloide che stimola il sistema nervoso centrale e che porta
il vantaggio di aumentare la lucidità mentale e di ridurre sonnolenza e stanchezza. Già gli
indios guaraní masticavano le foglie o le usavano negli infusi come tonici, per combattere la
fatica.
La yerba mate raccolta subiva un trattamento di torrefazione simile al caffè, in
modo da garantire la conservazione e lo sviluppo di molecole aromatiche. Proprio quelle
tradizioni antichissime di preparazione della bevanda, ricca di profumi e di qualità
nutrizionali, passarono ai colonizzatori spagnoli e si sono tramandate fino ad oggi.
Molte
ricerche scientifiche hanno rilevato che i composti delle foglie della Ilex Paraguariensis hanno
effetti antiossidanti, tonici e stimolanti per il metabolismo, come riconosciuto anche dal
Ministero della Salute. Inoltre, alcuni studi suggeriscono possibili benefici legati
all'attività fisica, come maggiore sensazione di energia e concentrazione e minore stanchezza e
fatica.
L'attività di ricerca sulle proprietà del mate si è intensificata soprattutto negli
ultimi anni, come si evince dall'incremento del numero di pubblicazioni scientifiche. Ecco
alcuni esempi recenti che danno un'idea degli studi in corso, volti a confermare i potenziali
benefici.
A dodici donne sane e attive sono stati somministrati 2 grammi di erba mate o un
placebo. Dopo un riposo di 120 minuti, hanno praticato per mezz'ora un esercizio di ciclismo
intenso. Dai risultati gli studiosi hanno dedotto che l'assunzione di mate combinata
all'attività fisica avrebbe effetti sul metabolismo e sul senso di sazietà. Difatti, nelle
donne che avevano ingerito il mate e non il placebo, l'ossidazione degli acidi grassi
(collegata allo smaltimento di adipociti) era significativamente più alta durante
l'esercizio. Non solo: secondo i risultati dello studio, il senso di fame e il desiderio di
mangiare erano ridotti mentre energia e concentrazione erano aumentate.
Ai 30 partecipanti,
uomini e donne obesi, sono stati somministrati integratori orali di capsule di Yerba Mate o
di placebo per 12 settimane. Sono stati misurati l'efficacia, cioè la distribuzione del
grasso addominale, i parametri antropometrici e i profili lipidici nel sangue, ma anche la
sicurezza del prodotto (eventi avversi, risultati dei test di laboratorio e segni vitali).
Dopo i tre mesi, secondo i dati raccolti, nel gruppo che aveva assunto l'integratore la
diminuzione del girovita, della massa grassa e della percentuale di grasso corporeo era
stata statisticamente significativa rispetto al gruppo cui era stato somministrato il
placebo. Non sono state osservate modifiche clinicamente significative in alcun parametro di
sicurezza.
Secondo quanto indicato
dallo studio, l'infuso avrebbe infatti un buon contenuto di metilxantine, in particolare
degli alcaloidi caffeina e teobromina. Si dovrebbe probabilmente alla concentrazione di
queste sostanze l'effetto di riduzione dei lipidi dell'estratto, che si è dimostrato
efficace non solo nei modelli animali ma anche nell'uomo.
Soggetti dislipidemici e
normolipidemici hanno avuto una riduzione del 10% circa dei parametri lipidici con
l'assunzione di mate.
Secondo la review, dal cocktail di polifenoli e alcaloidi della
bevanda potrebbe derivare inoltre una protezione neuronale e del sistema cardiovascolare.