E DIGESTIONE
Nelle sue bacche vermiglie, raggruppate in grappoli, si dice che siano
racchiusi i cinque sapori fondamentali: salato, dolce, acido, piccante e amaro. Non a caso sono
dette anche frutti dei cinque sapori o bacche di magnolia.
Tra le numerose
pubblicazioni scientifiche dedicate alla schisandra negli ultimi anni si registra poi
un'attenzione ai possibili effetti nelle donne in menopausa, visto che i primi dati suggeriscono
un possibile utilizzo per la gestione di sintomi come vampate di calore, sudorazione e
palpitazioni. Ecco qualche studio che dà l'idea di come l'interesse verso la pianta sia in
crescita nella comunità scientifica.
ed Eleutherococcus senticosus Maxim,
sulle prestazioni mentali in soggetti stanchi. Per farlo i ricercatori hanno coinvolto
quaranta donne sane di età compresa tra i 20 e i 68 anni, che affermavano di sentirsi
stressate. Prima del trattamento e dopo due ore le donne sono state sottoposte a un test di
attenzione. Rispetto al gruppo placebo, chi aveva ricevuto Adapt-232 avrebbe mostrato
maggiore attenzione, velocità e precisione durante compiti cognitivi stressanti.
Inoltre, avrebbe riportato una minore percentuale di errori, il che suggerisce migliore
accuratezza e qualità del lavoro.
Secondo la medicina tradizionale locale, nei
soggetti sani la schisandra aumenterebbe la resistenza e la precisione dei movimenti, delle
prestazioni mentali e della capacità lavorativa. Non solo: gli studi ne avrebbero dimostrato
l'efficacia nell'astenia, nei disturbi nevralgici e psichiatrici, nella funzione visiva
compromessa, nell'ipotensione e nei disturbi cardiotonici, nelle epidemie di influenza,
nella polmonite, nella dermatite allergica e perfino nella cicatrizzazione delle ferite.
I risultati
dello studio suggeriscono che questi effetti siano collegati ai recettori degli estrogeni e
che i frutti di schisandra possano agire come blandi fitoestrogeni.
Secondo la review, la letteratura scientifica
suggerisce possibili effetti anticancro negli animali attraverso l'arresto del ciclo
cellulare e dell'apoptosi. Vengono ipotizzati anche effetti antimicrobici e un potenziale
anti-diabetico, mentre una dieta ricca di Schisandra chinensis potrebbe migliorare le
funzioni pancreatiche, stimolare la secrezione di insulina e ridurre le complicanze negli
animali diabetici. E non solo: la schisandra potrebbe prevenire l'accumulo di lipidi, con un
potenziale anti-obesità, proteggere dal fotoinvecchiamento cutaneo, migliorare la resistenza
fisica e le funzioni cognitivo-comportamentali. In sintesi, la revisione suggerisce
ulteriori ricerche per determinare i meccanismi molecolari dell'azione della schisandra e
isolare i componenti responsabili dei suoi effetti benefici.