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Probiotici per migliorare la forza fisica

Fare una gara di corsa o giocare una partita di calcetto potrebbe non essere solo una questione di muscoli, ma anche di intestino.

In base a recenti indicazioni che arrivano dalla letteratura scientifica, i probiotici potrebbero infatti essere alleati di chi ama fare attività fisica. Recenti studi suggeriscono che lo sport possa aumentare la varietà dei microrganismi della flora intestinale e che, a sua volta, il benessere del microbiota possa migliorare la risposta dell'organismo allo sforzo fisico, anche a quello intenso.
Secondo le ricerche, i cui risultati sono incoraggianti (anche se dovranno essere approfonditi), alcuni ceppi batterici in particolare (Lactobacillus e Bifidobacterium) sarebbero d'aiuto nel fornire sostegno energetico e facilitare il recupero della forza fisica.
Merito, sembra emergere dagli studi, della capacità di questi microrganismi di stimolare il potenziale antiossidante, di promuovere l'assorbimento dei macronutrienti e di incentivare la produzione di vitamine del gruppo B, favorendo il metabolismo e la produzione di energia. Negli ultimi anni è cresciuto l'interesse della letteratura scientifica per questo tema, come dimostrano alcuni studi, riportati di seguito per farsi un'idea della strada battuta dai ricercatori.

Una revisione di studi sul rapporto tra microbiota ed esercizio

L'esercizio fisico intenso sollecita, nel nostro organismo, una serie di reazioni, dalla diminuzione dell'accumulo di glicogeno alla risposta infiammatoria sistemica. Il microbiota intestinale potrebbe, in tutto questo, avere un ruolo? Se lo sono chiesto i ricercatori che, nel 2017, hanno passato in rassegna sul Journal of Sport and Health Science gli studi, disponibili nei database internazionali, che usano parole chiave come resistenza, esercizio, microbiota, probiotici. Bene: secondo l'analisi fatta, la letteratura scientifica supporta l'ipotesi che il microbiota intestinale possa fornire un indicatore misurabile ed efficace della funzione immunitaria di un atleta e, inoltre, che l'analisi della composizione microbica potrebbe essere utile per rilevare lo stress indotto dall'esercizio e i disturbi metabolici. Gli studi sembrano infine supportare l'ipotesi che i cambiamenti del microbiota ottenuti grazie all'uso di probiotici possano aiutare a migliorare la salute generale, le prestazioni e la disponibilità di energia degli atleti.

fonte scientifica

Microbiota e allenamento in uno studio italiano

È del 2019 e porta la firma di scienziati italiani dell'Università Carlo Bo di Urbino la revisione apparsa su Nutrients e dedicata al rapporto tra microbiota, allenamento e prestazioni sportive. Secondo quanto suggerito dalla letteratura scientifica, solo un terzo del microbiota intestinale è comune alla maggior parte delle persone.
I restanti due terzi sono specifici di ogni individuo e condizionano in modo significativo la nutrizione dell'organismo che li ospita, la funzione metabolica, il sistema immunitario... Inoltre il microbiota, spiegano i ricercatori, può essere influenzato dalle condizioni ambientali, tra cui rientrano anche l'esercizio. Se è stato dimostrato che l'attività fisica aumenta la biodiversità del microbiota, migliorando di conseguenza metabolismo e risposte immunitaria, gli scienziati ipotizzano che l'adattamento all'allenamento potrebbe essere a sua volta influenzato dal microbiota intestinale individuale, che regola l'equilibrio energetico e partecipa al controllo dello stato infiammatorio, dell'ossidoriduzione e dell'idratazione.

fonte scientifica

I possibili benefici dei probiotici sugli atleti di triathlon

Il triathlon è una disciplina ad alta intensità, che chiede ai suoi atleti di nuotare, andare in bicicletta e correre. A lungo termine, spiega uno studio del 2019, può causare danni muscolari, infiammazioni, stress ossidativo e squilibrio energetico. I probiotici potrebbero essere d'aiuto? Se lo sono domandato i ricercatori che hanno studiato gli effetti dell'integrazione di Lactobacillus plantarum PS128 su due gruppi di triatleti. Secondo quanto osservato, la somministrazione di questo tipo di probiotico combinata con l'allenamento potrebbe alleviare in modo significativo lo stress ossidativo dopo un triathlon e migliorare le prestazioni fisiche rispetto al gruppo placebo.

fonte scientifica

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