Secondo le ricerche, i cui risultati sono incoraggianti (anche se
dovranno essere approfonditi), alcuni ceppi batterici in particolare (Lactobacillus e
Bifidobacterium) sarebbero d'aiuto nel fornire sostegno energetico e facilitare il
recupero della forza fisica.
Merito, sembra emergere dagli studi, della capacità di questi
microrganismi di stimolare il potenziale antiossidante,
di promuovere l'assorbimento dei macronutrienti e di incentivare
la produzione di vitamine del gruppo B, favorendo il metabolismo
e la produzione di energia. Negli ultimi anni è cresciuto l'interesse della letteratura
scientifica per questo tema, come dimostrano alcuni studi, riportati di seguito per farsi
un'idea della strada
battuta dai ricercatori.
I restanti due
terzi sono specifici di ogni individuo e condizionano in modo significativo la nutrizione
dell'organismo
che li ospita, la funzione metabolica, il sistema immunitario... Inoltre il microbiota,
spiegano i ricercatori, può essere
influenzato dalle condizioni ambientali, tra cui rientrano anche l'esercizio. Se è stato
dimostrato che l'attività fisica
aumenta la biodiversità del microbiota, migliorando di conseguenza metabolismo e risposte
immunitaria, gli scienziati ipotizzano che l'adattamento all'allenamento potrebbe essere a
sua volta influenzato dal microbiota intestinale
individuale, che regola l'equilibrio energetico e partecipa al controllo dello stato
infiammatorio, dell'ossidoriduzione
e dell'idratazione.