E DIGESTIONE
Da quel momento in poi la pianta è rientrata nelle mode alimentari, la sua notorietà è esplosa ed è
divenuta un "super food".
Alta fino a 7-10 metri e diffusa nella fascia tropicale del pianeta, la moringa può
essere consumata quasi nella sua interezza:
dalle foglie ai frutti, in forma di baccelli
verdi, fino alle radici (simili al rafano, tanto che è chiamata anche albero del rafano). Oltre
che per le sue proprietà nutrizionali, da sempre viene impiegata anche dalla medicina
tradizionale indiana, l'Ayurveda, che la considera una sorta di panacea per ogni malanno. Negli
ultimi anni anche la scienza si è occupata della moringa:
Il Ministero della Salute ha
riconosciuto a seme e olio di questa pianta la funzione digestiva, l'azione sulla fluidità delle
secrezioni bronchiali e sul processo di sudorazione, nonché i benefici per la normale
circolazione del sangue e per l'equilibrio del peso corporeo. Tra le ricerche più recenti,
alcune si concentrano sulla presenza di antiossidanti naturali quali flavonoidi, nonché vitamine
C ed E, e suggeriscono possibili benefici in caso di disturbi alla vista e di esposizione ad
ambienti inquinati.
Di seguito sono citati, a titolo esemplificativo, alcuni studi che
tratteggiano il quadro di interesse della comunità scientifica nei confronti della moringa.