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Bacopa
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Bacopa: proprietà e benefici.

Chiamata anche issopo d'acqua, la bacopa (nome scientifico Bacopa monnieri L.) è una pianta acquatica perenne della famiglia delle Plantaginaceae, diffusa soprattutto nelle zone umide orientali e meridionali dell'India.
Il suo fusto cresce sotto il livello dell'acqua, mentre sopra fanno capolino piccole foglie carnose e fiorellini bianchi che sbocciano in primavera e in estate.

Da secoli la bacopa è usata dall'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, con il nome di brahmi, «coscienza pura», perché secondo la consuetudine ayurvedica questa pianta avrebbe un'azione benefica sulla mente. Nella medicina indiana le parti essiccate vengono infatti utilizzate come nootropico (per migliorare cioè le funzionalità cognitive come la memoria), ansiolitico, antiepilettico e antidepressivo. Come spesso accade, anche gli studi scientifici più recenti si sono concentrati sugli effetti suggeriti già dall'Ayurveda. Analizzando i risultati delle ricerche, i benefici collegati a memoria, funzioni cognitive, benessere mentale e rilassamento sono stati riconosciuti dal Ministero della Salute.
Inoltre, i ricercatori stanno indagando l'efficacia dell'integrazione della bacopa su stress e stanchezza mentale (legati, per esempio, al multitasking). I risultati sono incoraggianti e potrebbero essere approfonditi con ulteriori studi. Le ricerche dedicate alla bacopa sono molto cresciute negli ultimi anni, soprattutto a partire dal 2010, spinte dalla curiosità scientifica nei confronti della pianta acquatica e dei suoi possibili benefici. Tra gli studi più recenti ecco alcuni esempi che danno un'idea dei maggiori campi di interesse degli scienziati quando si parla di bacopa.

Allo studio gli effetti sul disturbo da deficit di attenzione e iperattività

Negli ultimi anni le diagnosi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (in sigla ADHD) nei bambini e ragazzi sono cresciute, con il conseguente aumento dei farmaci usati per il suo trattamento, soprattutto sostanze di tipo anfetamine. Molti studi clinici cercano un'alternativa terapeutica e l'attenzione di molte di ricerche si è concentrata sulla Bacopa monnieri L., come ricorda una pubblicazione sul protocollo di uno studio randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco che esamina l'efficacia e la sicurezza di un estratto di bacopa (detto CDRI 08) in bambini maschi di età compresa tra 6 e 14 anni. Negli studi controllati randomizzati svolti in precedenza è stato ipotizzato che l'estratto possa migliorare la memoria, l'attenzione e l'umore e che dunque possa avere effetti positivi sulla concentrazione e sul comportamento nei bambini con alti livelli di iperattività e disattenzione.

fonte scientifica

Un estratto di bacopa potrebbe tenere a bada lo stress da multitasking

Diffusissimo nella società di oggi, il multitasking richiede di svolgere contemporaneamente più attività, comportando spesso un forte stress. In Australia uno studio incrociato in doppio cieco, controllato con placebo, ha analizzato gli effetti di un estratto di Bacopa monnieri L. (KeenMind® o CDRI 08) in diciassette volontari sani impegnati nel portare a termine un compito che richiedeva il multitasking. I partecipanti hanno assunto un placebo, 320 mg o 640 mg di estratto prima di essere sottoposti al test. Secondo i risultati, l'integrazione di bacopa sarebbe collegata a migliori punteggi nel test (e quindi a effetti cognitivi positivi), a un miglioramento dell'umore e a una riduzione dei livelli di cortisolo, indicatore delle stress. Secondo lo studio, quindi, l'estratto di bacopa potrebbe avere effetti adattogeni (che migliorano le funzioni generali dell'organismo) e nootropici (che migliorano le funzioni cognitive).

fonte scientifica

Un potenziale alleato nella lotta alla dipendenza da morfina

Nel 2012 uno studio sui topi si è interrogato sui possibili effetti della bacopa nel trattamento della dipendenza da morfina. In particolare, la ricerca ha analizzato un estratto di n-butanolo della pianta e ne ha monitorato gli effetti nei topi sull'iperattività indotta dalla morfina e sulla presenza in una certa zona del cervello (lo striato) di dopamina e serotonina, parametri utili per valutare sensibilità e dipendenza da oppioidi. I risultati suggeriscono che l'estratto potrebbe avere potenziali effetti benefici nel trattamento della dipendenza da morfina.

fonte scientifica

Una ricerca italiana sui possibili effetti sul deficit cognitivo lieve

Un team di scienziati italiani ha pubblicato sulla rivista Neuropsychiatric Disease and Treatment, nel 2012, uno studio clinico sugli effetti di un integratore alimentare su soggetti con lieve deficit cognitivo. Per 60 giorni 140 partecipanti, di età compresa tra 60 e 80 anni, hanno assunto un integratore alimentare a base di estratto di Bacopa monnieri L., astaxantina, fosfatidilserina e vitamina E. All'inizio e alla fine dei due mesi sono stati sottoposti a due test (collegati anche alla malattia di Alzheimer) e, nei 102 soggetti valutabili, i punteggi sono migliorati significativamente, in particolare per quanto riguarda le attività di memoria. Lo studio suggerisce quindi che l'integratore testato mostrerebbe un potenziale per contrastare il deterioramento cognitivo in persone con deficit cognitivo lieve.

fonte scientifica