I principi attivi dei nostri Integratori Naturali



Gli Attivi

Nutrivel è un sistema basato su 5 mix di probiotici e 12 sostanze naturali, sceltI con attenzione e accuratamente combinatI per ottenere un risultato completo e personalizzato. i nutrienti naturali selezionati sono stati suddivisi in cinque aree di intervento sulla base delle loro proprietà benefiche intrinseche.

  • TUTTI
  • METABOLISMO
    E DIGESTIONE
  • UMORE E
    CONCENTRAZIONE
  • DIFESE
  • ENERGIA
  • VITALITÀ E LONGEVITÀ
  • BOOSTER
  • PROBIOTICI
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Withania

Originaria dell'Asia, la Withania somnifera, conosciuta come ashwagandha, ginseng indiano o ciliegia d'inverno, è una pianta usata dalla medicina tradizionale indiana, l'Ayurveda, per migliorare vigore e forza, attenuare la fatica, combattere la tensione e migliorare la concentrazione. Anche gli studi scientifici si sono spesso focalizzati su queste possibili azioni. Come riconosciuto dal Ministero della Salute, l'assunzione di un estratto di radici o foglie può aiutare a tenere a bada la stanchezza fisica e mentale, promuovere il rilassamento, favorire le naturali difese dell'organismo. La maggior parte dei principi attivi sono witanolidi, di cui si studia il ruolo di antiossidante naturale.
Secondo alcuni studi, l'ashwagandha potrebbe avere infine effetti su invecchiamento e obesità.

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Ipomoea Batatas

La patata dolce, detta patata americana o batata, appartiene a una famiglia diversa dalla patata gialla. Si tratta di una radice tuberosa originaria del Centro America, luogo da cui si è diffusa in tutto il pianeta. Numerosi studi scientifici si sono occupati delle proprietà nutrizionali della patata dolce (il cui nome scientifico è Ipomoea batatas L. Poir), fonte di betacarotene, precursore della vitamina A, utile per il sistema immunitario, la pelle, la vista e le ossa. Altre ricerche si sono concentrate sulle foglie, a loro volta ricche di proteine, minerali, fibre e antiossidanti. Come riconosciuto dal Ministero della Salute, l'integrazione di patata dolce può favorire il regolare metabolismo di carboidrati, trigliceridi e colesterolo e modulare l'assorbimento dei nutrienti. Alcuni ricercatori stanno sperimentando poi possibili benefici come ricostituente fisico.

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Schisandra

Nelle sue bacche rosse, si dice, sono racchiusi cinque sapori fondamentali: salato, dolce, acido, piccante e amaro.
La schisandra, il cui nome scientifico è Schisandra chinensis Baill., è una pianta che arriva dalla zona in cui si incontrano Cina e Russia. In entrambi i Paesi, tanto dalla medicina tradizionale cinese tanto da quella russa a partire dagli anni 60, è stata usata in svariati trattamenti, dalle patologie psichiatriche all'influenza. Gli studi scientifici ne hanno rilevato le proprietà antiossidanti, riconosciute dal Ministero della Salute insieme a quelle tonificanti e ai benefici sulla funzione epatica e delle prime vie respiratorie. L'attenzione ora si concentra sugli effetti nelle donne in menopausa: numerose ricerche suggeriscono l'utilità della schisandra per tenere a bada sintomi come vampate di calore, sudorazione e palpitazioni.

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Moringa

Gran parte della moringa può essere consumata, cosa che la rende una alleata nella lotta alla malnutrizione: dalle foglie ai frutti, in forma di baccelli verdi, fino alle radici (simili al rafano, tanto che è chiamata anche albero del rafano). La pianta, il cui nome scientifico è Moringa oleifera Lam., è alta fino a 7-10 metri ed è diffusa nella fascia tropicale del pianeta. Per l'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, è una sorta di panacea di ogni malanno. Gli studi ne hanno sottolineato la funzione digestiva, l'azione sulla fluidità delle secrezioni bronchiali e sul processo di sudorazione, nonché i benefici per la normale circolazione del sangue e per l'equilibrio del peso corporeo, come riconosciuto dal Ministero della Salute. Indagini recenti si concentrano sulla presenza di antiossidanti naturali quali flavonoidi e vitamine C ed E: sono allo studio, per esempio, i possibili benefici in caso di di disturbi alla vista e di esposizione ad ambienti inquinati.

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Erba Mate

Con l'erba mate, pianta che ha il nome scientifico di Ilex Paraguariensis, si ottiene una bevanda diffusissima nei Paesi latini: il mate o matè. Già gli indios masticavano le foglie o le usavano negli infusi per combattere la fatica. Oggi sono stati riconosciuti dal Ministero della Salute effetti antiossidanti, tonici e stimolanti per il metabolismo all'integrazione di erba mate, che è ricca di composti bioattivi come i polifenoli e la mateina o caffeina, noto stimolatore del sistema nervoso centrale. Le ricerche suggeriscono inoltre benefici legati all'attività fisica, come maggiore energia e concentrazione e minore stanchezza.

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Triptofano

Produciamo due ormoni che favoriscono il rilassamento e il buonumore: la melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia, e la serotonina, detta neurotrasmettitore della felicità. Per fabbricare entrambe è necessaria una sostanza che il nostro organismo non sintetizza e che si deve assumere con l'alimentazione. Si chiama triptofano e altro non è se non un tassello delle proteine, un aminoacido. Da anni sono allo studio i possibili effetti dell'integrazione di triptofano sull'umore e sul sonno.

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Phyllantus Emblica

L'uva spina indiana è diffusa in varie zone dell'Asia.
La pianta, il cui nome scientifico è Phyllanthus Emblica L., produce bacche giallo-verdi piuttosto acidule. Molto usata nell'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana, è ricca di antiossidanti come la vitamina C e i polifenoli. Numerosi studi hanno evidenziato come l'uva spina indiana sia una sorta di ancella delle difese immunitarie, come riconosciuto anche dal Ministero dello Salute. Ed è allo studio il suo ruolo di antiossidante generale per i fumatori, per la pelle secca, per le malattie ricorrenti.

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Bacopa

Ha piccoli fiori bianchi, foglie carnose e il fusto che cresce sotto il livello dell'acqua: la Bacopa (Bacopa monnieri L.) è una pianta perenne diffusa in India. Qui viene impiegata nella medicina locale, con il nome di brahmi, «coscienza pura», perché la tradizione ayurvedica ne riconosce l'azione benefica sulla mente: le parti essiccate vengono usate infatti come nootropico, per migliorare cioè le funzionalità cognitive, ansiolitico, antiepilettico e antidepressivo. Anche gli studi scientifici si sono concentrati su questi effetti: i benefici collegati a memoria, funzioni cognitive, benessere mentale e rilassamento sono stati riconosciuti dal Ministero della Salute. Inoltre, si sta indagando l'efficacia della Bacopa su stress e stanchezza mentale: i risultati sono incoraggianti e si approfondiranno con ulteriori ricerche.

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Damiana

Un cespuglio con fiori gialli: è la Turnera diffusa, comunemente chiamata damiana. Originaria del Centro e Sud America, è stata a lungo usata come rinvigorente naturale e come afrodisiaco. Le analisi scientifiche hanno rivelato che le foglie contengono flavonoidi, sostanze antiossidanti, tra cui la damianina, caratteristica dell'arbusto. Sono state riconosciute dal Ministero della Salute proprietà tonificanti contro la stanchezza fisica e mentale e di supporto alla regolarità del transito intestinale e al drenaggio dei liquidi. Recenti ricerche sondano inoltre i possibili effetti sulla funzione e sul desiderio sessuale, specie delle donne in post menopausa: i primi risultati appaiono interessanti.

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Capsicum Annuum

Il Capsicum annuum L. è noto a tutti come peperoncino.
Approdato in Europa grazie a Cristoforo Colombo di ritorno dal Nuovo Mondo, è una tra le spezie più amate in cucina, dalla Calabria al Messico. Responsabile del piccante è la capsaicina, sostanza chimica che interessa molto gli scienziati: secondo alcuni studi di nutrigenomica in vitro, potrebbe silenziare i cosiddetti geni dell'invecchiamento. Sono stati riconosciuti dal Ministero della Salute i suoi effetti digestivi e antiossidanti, nonché il suo ruolo nel favorire la regolare motilità gastrointestinale e nella buona funzionalità dell'apparato cardiovascolare. Alcune ricerche ipotizzano che la capsaicina possa aiutare in caso di dispepsia, ossia la sensazione di fastidio all'addome, nella regolazione dell'attività intestinale e della digestione, contro il gonfiore addominale.

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Leucina, valina, ornitina

Gli aminoacidi sono le molecole che formano le proteine, i mattoni dell'organismo. Tra gli aminoacidi essenziali, cioè quelli che devono essere assunti con l'alimentazione, ci sono la L-leucina (o leucina) e la L-valina (o valina), mentre la L-ornitina (o ornitina) è il prodotto di un altro amminoacido, la L-Arginina.
Il coinvolgimento di queste tre molecole in numerosi processi biologici è studiato intensamente dagli scienziati e alcune ricerche suggeriscono un loro ruolo nella promozione del metabolismo energetico e nella salute di unghie, capelli e pelle.

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Mangifera Indica

Dolce e profumato, il mango è uno dei frutti tropicali più apprezzati nel mondo. La pianta che lo produce, il cui nome scientifico è Mangifera indica L., ha le sue origini, antichissime, in India. Il frutto, con la sua polpa giallo squillante, interessa gli scienziati soprattutto per un polifenolo, la mangiferina, potentissimo antiossidante capace di proteggere dai danni dei radicali liberi. Le sue proprietà antiossidanti, nonché digestive e di regolazione del transito intestinale sono state riconosciute dal Ministero della Salute. Numerosi studi suggeriscono inoltre che il mango, ricco di carotenoidi, di minerali e di vitamina C, abbia effetti sulle infezioni ricorrenti, sulle difese dell'organismo e nella prevenzione delle patologie circolatorie.

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I Probiotici

Secondo la definizione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), i probiotici sono «organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute». Si tratta di batteri, detti anche fermenti lattici, promotori di benessere, perché vanno a ripopolare il microbiota intestinale, rendendolo più vario ed equilibrato. È ormai noto che i probiotici sono in grado di esercitare effetti positivi non solo sull'apparato gastrointestinale ma anche in altre aree, contribuendo al benessere generale. Gli studi, sia in vitro che clinici, negli ultimi anni si sono concentrati sull'influenza dei probiotici in condizioni quali l'invecchiamento, il benessere mentale o il recupero delle energie e delle difese naturali in seguito a periodi debilitanti o di affaticamento.

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Probiotici
e invecchiamento

Il nostro intestino invecchia insieme a noi. È influenzato da quello che mangiamo, dalle nostre malattie, dai batteri e perfino dai virus che lo abitano. L'età anagrafica sembra avere un peso nel complesso equilibrio del microbiota alcuni microrganismi, con il passare del tempo, tenderebbero a diminuire. Si tratta, in particolare, di ceppi di Lactobacillus e Bifidobacterium. Secondo quanto suggeriscono gli studi in corso, accrescere la presenza di questi batteri probiotici, man mano che gli anni passano, potrebbe influire positivamente sulla biodiversità del microbiota, riequilibrando la sua composizione. Una buona biodiversità del microbiota potrebbe contribuire al contenimento dell'infiammazione cronica nell'intero organismo, che le teorie più recenti correlano all'invecchiamento.

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Probiotici
e difese immunitarie

Quando un nemico minaccia l'organismo il sistema immunitario si mette in moto per organizzare le difese e proteggerci. Più il nostro esercito è sano e allenato, meglio può rispondere agli attacchi. L'apparato gastrointestinale gioca un ruolo primario: nel microbiota intestinale trovano casa miliardi di batteri, «amici» e «nemici» della salute, e le cellule del sistema immunitario lavorano continuamente come sentinelle, affrontando i microrganismi pericolosi. Non stupisce quindi che dall'equilibrio tra i diversi tipi di batteri dipenda anche il benessere delle difese immunitarie. Alcuni studi suggeriscono che probiotici quali Lactobacillus e Bifidobacterium possano ridurre lo stato infiammatorio e promuovere la produzione di vitamine del gruppo B, con effetti positivi sul mantenimento delle difese dell'organismo.

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Probiotici ed energia

I probiotici potrebbero essere alleati di chi ama fare attività fisica. Alcuni studi suggeriscono infatti che il benessere del microbiota sembra migliorare la risposta dell'organismo allo sforzo fisico.
Secondo le ricerche, i cui risultati sono incoraggianti anche se dovranno essere approfonditi, alcuni ceppi batterici (in particolare Lactobacillus e Bifidobacterium) potrebbero essere d'aiuto nel fornire sostegno energetico e facilitare il recupero della forza fisica.
Merito, sembrerebbe emergere dagli studi, della capacità di questi microrganismi di stimolare il potenziale antiossidante, di promuovere l'assorbimento dei macronutrienti e di incentivare la produzione di vitamine del gruppo B, stimolando il metabolismo e favorendo la produzione di energia.

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Probiotici e benessere
intestinale

Lo dice l'etimologia: la parola antibiotici viene dal greco anti bíos, «contro la vita», e infatti gli antibiotici sterminano i batteri. Tutti, sia quelli utili sia quelli pericolosi, mettendo a soqquadro l'equilibrio del microbiota.
La parola probiotici, invece, deriva da pro bíos, «a favore della vita»: si tratta di organismi vivi che apportano benefici alla salute. Dopo un'infezione o un trattamento antibiotico, il microbiota si inaridisce: per questo un'integrazione di probiotici, come suggerisce il Ministero della Salute, aiuta a farlo rifiorire. Dai probiotici trarrebbe vantaggi anche chi soffre di alcuni disturbi gastrointestinali, dato che certi ceppi batterici (come Lactobacillus e Bifidobacterium) sembrano in grado di inibire la crescita dei microrganismi patogeni correlati alle infezioni gastrointestinali.

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Probiotici
e benessere mentale

«Mens sana in corpore sano», scriveva il poeta romano Giovenale. Alla frase «mente sana in corpo sano» si potrebbe aggiungere «e in pancia sana». Moltissimi studi si sono concentrati sulla correlazione tra microbiota intestinale e sistema nervoso centrale. Nell'intestino, infatti, c'è una fittissima rete di cellule nervose: detta sistema nervoso enterico, comunica direttamente con il sistema nervoso centrale, come se ci fosse un secondo cervello nella pancia in linea diretta con la testa. Non stupisce quindi che siano allo studio gli effetti benefici dell'integrazione di probiotici quali Bifidobacterium e Lactobacillus sul sistema nervoso e, di riflesso, sul benessere mentale. I probiotici, come afferma il Ministero della Salute, sono infatti preziosi per favorire l'equilibrio del microbiota.

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