La disbiosi non è di per sé una malattia ma piuttosto un fattore di
predisposizione a una serie di patologie.
Si tratta di un'alterazione nel microbiota,
ossia di variazioni nella composizione dei microrganismi che comportano uno squilibrio. In
poche parole, i microbi «amici» cedono il passo ai potenziali «nemici».
Le cause della
disbiosi possono essere differenti, dall'alimentazione alla sedentarietà, dal forte stress
all'età, da un'infezione all'assunzione di alcuni farmaci, in special modo gli antibiotici,
che nella loro guerra ai patogeni fanno piazza pulita anche di ceppi batterici alleati della
salute. Per questo può essere consigliata un'eventuale integrazione probiotica.
Il movimento, per esempio, influenza la biodiversità del microbiota, mentre i
periodi di stress sembrano impoverirlo.
I microbi dell'intestino sono commensali della
nostra tavola: è dai residui di quello che mangiamo che ricavano l'energia vitale dalle
sostanze alimentari. Un microbiota ben nutrito può aiutare l'intestino e l'intero organismo
a funzionare al meglio. Quali sono gli alimenti più adatti? Una risposta esatta ancora non
c'è. In attesa di nuovi studi, è cruciale seguire i suggerimenti classici per una sana
alimentazione: non eccedere con grassi animali, zuccheri, farine raffinate, carne rossa e
lavorata, privilegiare tanta varietà e i cibi di origine vegetale.
È sempre di più
oggetto di interesse l'assunzione di probiotici, attraverso integratori specifici ma anche
attraverso i cibi fermentati, come il kefir, i crauti e il miso.